Articoli filtrati per data: Luglio 2025

Venerdì, 25 Luglio 2025 15:55

NL#13 CO-energia ha compiuto 15 anni...

È on line il nuovo numero della newsletter di CO-energia!

Puoi leggerlo on line a questo indirizzo: NL#13 CO-energia ha compiuto 15 anni...

Se ti sei perso gli altri numeri puoi leggerli qui:

NL#12 Tempi duri: che fare?

NL#11 CO-energia di fronte alla Sindrome Italiana

NL#10 Come costruire economie di comunità

NL#9 Un futuro sostenibile per i nostri territori

NL#8 Nessuno si salva da solo

NL#7 “Sonnambuli, ciechi dinanzi ai presagi”?

NL#6 Liberiamo il sogno!

NL#5 Come fare “progetti collettivi ecosol” oggi?

NL#4 Bilancio 2022 - Desiderata 2023

NL#3 A fianco dei “nostri” produttori in crisi

NL#2 CO-energia è...COMUNITÀ

NL#1 Continuare a costruire relazioni nell'economia solidale.

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Venerdì, 25 Luglio 2025 15:33

Festival della Lentezza a Castello Cabiaglio

La prima edizione del Festival della Lentezza è stata inaugurata dalla tanto attesa pioggia che ha contribuito a rinfrescare l'aria prealpina di Castello Cabiaglio e a portare ulteriormente i ritmi dell'evento in modalità "slow". Una piccola scommessa estiva nata in concomitanza con la manifestazione mensile del Mercato del Giusto iNperfetto al suo decimo anno di vita tra sostenibilità e solidarietà, ingredienti già molto presenti nella piccola comunità di Cabiaglio.

Agli albori della nascita di Energia Solidale ETS, la Comunità di Energia Rinnovabile Solidale di Castello Cabiaglio, le associazioni promotrici del mercato e sostenitrici della CERS, hanno scelto di andare in controtendenza e dedicare la giornata di festa alla Lentezza, riportando il tema dell'energia ad un livello più intimo, a contatto con le cose più semplici, come il respirare, lo stare, l'ascoltare. Se stessi, gli altri e tutto ciò che ci circonda. Un programma scandito dunque da pratiche diffuse all'interno del borgo, al fresco di spazi messi a disposizione dalla comunità, dalla mattina fino al tardo pomeriggio, alle quali hanno partecipato cabiagliesi e non molto attirati dalla scelta di questo tema e dalla particolarità delle proposte. Associazioni e professionisti del territorio hanno messo a disposizione tempo e competenze per creare momenti di scambio profondo coi partecipanti, attraverso parole e gesti fatti di calma, rispetto, gentilezza; elementi che hanno  riguardato anche l'amministrazione pubblica del paese entrato proprio quel giorno a far parte del movimento Italia Gentile, aderendo al manifesto dei Comuni Gentili e impegnandosi a creare ancor più spazi e occasioni per coltivare questi valori quasi desueti.

Un primo inizio che vedrà sicuramente la sua prosecuzione nel percorso che attende la CERS, soprattutto sul tema della partecipazione e sull'inclusione delle fragilità, ambiti portanti del progetto SREC finanziato da Fondazione Cariplo, di cui CO-energia è capofila. Fino ad arrivare ad una seconda edizione che si spera possa essere sempre più desiderata e sostenuta da chi crede che il vero motore dell'energia si attivi dal basso.

SREC (Solidarietà per Rinnovare Energie della Comunità), è il progetto finanziato dal Bando Alternative di Fondazione Cariplo della CERS di Castello Cabiaglio, di cui CO-energia è capofila. Le realtà che partecipano al partenariato sono Forum Cooperazione e Tecnologia ETS, Energia Solidale, l'associazione costituita dalla CERS di Castello Cabiaglio, l'associazione Matrioska, mentre l'Università di Milano-Bicocca e Mag2 sono fornitori di servizi; i principali soggetti di rete sono Bosco Verde, la cooperativa Circolo Familiare, il Condominio Betlem-MCF e i Comuni di Castello Cabaglio e Orino.

Venerdì, 25 Luglio 2025 13:20

CO-energia elegge il domicilio a Gaza

CO-energia ha aderito all'appello collettivo “Eleggiamo il domicilio a Gaza”, promosso da numerosi esponenti della società civile, del mondo religioso, accademico e dell’attivismo.

L’iniziativa nasce per esprimere una solidarietà profonda e concreta con la popolazione palestinese di Gaza, sotto assedio da mesi, privata di cibo, acqua, cure e dignità. Eleggere Gaza come domicilio elettivo significa dichiarare pubblicamente di assumere come propria una responsabilità etica e politica: prendersi cura di quella terra ferita, difendere l’umanità che resiste, costruire speranza dove oggi c’è solo distruzione.

Come realtà dell’economia solidale, sentiamo il dovere di unirci a chi rifiuta la normalizzazione della guerra e del genocidio, e rilancia con gesti collettivi di presa di posizione e cura.

Perché Gaza è anche casa nostra

Il luogo scelto per il domicilio di CO-energia è l'ospedale Nasser di Kan Younis, distrutto da Israele.

Leggi l'appello completo

Su proposta del GASTorino CO-energia aderisce alla campagna "Il Giusto Prezzo" promossa da Ultima Generazione.

Questi temi saranno al centro dell’incontro dei Bilanci di Giustizia, sabato 30 agosto, in dialogo con attivisti di Ultima Generazione ed Extinction Rebellion, a partire dallo schema del “Nesso di rottura” proposto dal filosofo Roman Krznaric.

L'incontro si inserisce nel percorso "Effetto GAS" e in un quadro più ampio di riflessione su come collegare campagne, attività e progetti per rafforzarne l'impatto sistemico.

Info e programma dell’incontro: economiasolidale.net/content/costruiamo-insieme-domani-abitabile
Approfondimento sul “Nesso di rottura”: economiasolidale.net/content/trasformare-nostre-abitudini-sistemi-sociali-storia
Chi vuole sostenere la campagna e partecipare al boicottaggio può firmare qui: ultima-generazione.com/boicottaggio

 

La chiacchierata estiva 2024 sul terrazzo di casa di Paola aveva fatto emergere il nostro desiderio di far conoscere a più persone possibili i principi e le pratiche del consumo critico.

La macchina del GAS Prati si è attivata, anche se con tempi diesel: nel maggio 2025 siamo riusciti a organizzare un incontro informativo presso il Teatro della Parrocchia di Santa Lucia, nel cui territorio abitano diversi gasisti. Dal Parroco avevamo ricevuto la disponibilità a far diventare la Parrocchia un punto di riferimento per un’eventuale gemma del nostro GAS.

L’incontro si è tenuto il 22 maggio e ha visto partecipanti molto interessati, ma troppo poco numerosi per poter pensare a una ‘gemma’. Ci auguriamo comunque di aver piantato un seme, che dovremo senz’altro curare ancora perché possa germogliare.


Il Punto Solidarietà è una associazione culturale nata nel 1995 con l'obiettivo di sensibilizzare e formare su temi quali il consumo critico, la cooperazione internazionale, la convivenza pacifica tra i popoli e le persone. Ha una dimensione territoriale e la sua azione si sviluppa principalmente entro i confini del rione Prati e del quartiere Delle Vittorie a Roma, dove è nata e dove risiede la maggior parte dei suoi aderenti. Dal 2005 è nato il Gruppo d'Acquisto Solidale GAS Prati, grazie alla iniziale collaborazione con il Gaos, per un consumo caratterizzato dall'acquisto diretto dei prodotti in piccole aziende e cooperative biologiche locali scelte secondo caratteristiche di eticità e rispetto dell'ambiente.

Dolomiti Energia
È in fase di sviluppo una tariffa PPA (Power Purchase Agreement), ovvero un contratto di lungo periodo per la fornitura di energia rinnovabile, in cui il prezzo viene definito sulla base dei costi di produzione anziché su quello di mercato — come già avviene nel caso di énostra. La definizione di questa nuova tariffa ha richiesto tempo, poiché rappresenta una prima esperienza per Dolomiti Energia nel contesto delle utenze domestiche. La sperimentazione prenderà il via proprio con CO-energia.

CS – Comunità Solari
Il 19 giugno si è svolto un incontro con alcuni partecipanti delle Comunità Solari esistenti, dal quale sono emerse diverse criticità legate alla gestione centralizzata da parte del Centro per le Comunità Solari di Medicina (BO). In particolare, sono stati segnalati ritardi nei pagamenti degli incentivi (anche superiori ai sei mesi) e la mancanza di documentazione relativa all’assemblea annuale dell’associazione, tra cui il bilancio. In questo contesto, appare rilevante avviare un coordinamento tra le esperienze di CS attive tra i soci di CO-energia, con l’obiettivo di promuovere azioni sinergiche e forme di mutuo supporto. A tal fine, verrà lanciato un sondaggio per mappare le Comunità Solari effettivamente avviate tra i soci e facilitare lo scambio di esperienze.

CERS – Comunità di Energia Rinnovabile Solidali
Si ritiene utile avviare una riflessione sul tema del “fare comunità” nell’ambito delle applicazioni dei decreti legislativi relativi alle CER, alla luce del lavoro finora svolto (Manifesto di Villamagna, Manifesto delle CERS3, Cassetta degli attrezzi delle CERS) e dei percorsi comunitari avviati attraverso progetti di CO-energia o dei suoi soci. Tra gli esempi significativi: la CERS di Castello Cabiaglio e la CERS Lario, richiamati in Proposta di accordo tra CO-energia e DES Como.

Roberto Bossi - coordinatore del patto de La Buona Terra - ha incontrato le produttrici e i produttori del patto. Un momento ricco di scambio, ascolto e confronto che rappresenta il cuore pulsante dell'attività di lavoro pattizia.

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Durante un’estate di ritorni e legami ritrovati, Alberta Cardinali – membro del Consiglio Esecutivo di CO-energia e coordinatrice del GdL Bi-sogni – ha incontrato la Rete EquoSud per condividere un percorso di ascolto, relazione e costruzione comune. Il suo racconto ci accompagna tra luoghi simbolici e pratiche concrete dell’economia solidale in Calabria, preludio alla campagna in partenza “Terre Resistenti” in partenza. Un intreccio di esperienze che parlano di riscatto, mutualismo e trasformazione.

Durante le vacanze in Sicilia, dove sono tornata per riabbracciare amici cari e una terra a cui sono profondamente legata, sentivo il bisogno di dedicare del tempo a incontrare Rete EquoSud. Un bisogno che non nasce per caso, ma si colloca dentro un cammino condiviso con CO-energia, in particolare attraverso il GdL Bi-sogni che coordino e con la stessa Rete EquoSud, che ci ha portato a costruire insieme la campagna sociale “Terre Resistenti”, ormai prossima al lancio.

Come le campagne che l’hanno preceduta, anche questa sarà una proposta di partecipazione a un progetto collettivo, che vuole superare la sola logica di acquisto e vendita, mettendo al centro i circuiti virtuosi di economia solidale, il lavoro dignitoso, il riuso e la lotta agli sprechi, l’artigianato creativo, il mutualismo e le relazioni collaborative tra chi produce e chi acquista.

Così, dalla Sicilia ho raggiunto Reggio Calabria per incontrare le persone e i luoghi che danno vita a questa esperienza significativa. Per ascoltare, riconoscere, rafforzare. Per restituire, attraverso il racconto, la forza concreta e trasformativa delle resistenze che ogni giorno si rigenerano nelle pieghe di territori segnati da isolamento, sfruttamento e abbandono istituzionale. È un bi-sogno, personale e politico, quello che mi ha mosso: il bisogno di ri-trovare legami e reti, di abbracciare corpi, volti, pratiche. Perché l’economia solidale non vive solo nei documenti o nei progetti, ma si radica nella relazione, senza la quale non esiste trasformazione. Non si possono costruire reti di consumo consapevole se non si conoscono i luoghi dove si produce e nello stesso tempo si lotta, se non ci si riconosce come parte di un processo più ampio, che ci coinvolge, ci sfida, ci cambia.

Alla sartoria sociale mi accoglie Mimmo, che mi racconta il lavoro che dà vita a borse, astucci, cappelli. Ogni tessuto recuperato, ogni cucitura, è gesto di dignità, autonomia, rigenerazione. Qui il lavoro non è prestazione, ma riscatto; non è merce, ma cura. È tempo condiviso, artigianato lento, costruito fuori dalle logiche del profitto e dentro quelle del mutualismo.

Attraversando le strade di Reggio Calabria ci spostiamo nella sede della Rete EquoSud, dove Lorenzo e Basilio mi accolgono tra bandiere, striscioni, materiali che parlano di lotte, di radicamento politico. È un luogo vivo, attraversato da persone e idee in movimento. Insieme ci trasferiamo alla villa di Croce Valanidi confiscata alla ’ndrangheta, oggi spazio di autogestione, laboratorio sociale, presidio di comunità. Un viaggio dentro il viaggio. Ci ritroviamo nella sala che ospita gli eventi: fa molto caldo e mentre Antonella e Silvia iniziano a raccontare la storia della villa e i progetti in corso mi accorgo che a farmi soffrire non è la temperatura, ma la drammaticità di quanto ascolto. Ferite ancora aperte da curare, che attraversano generazioni. Mi colpisce la loro determinazione, la calma, la lucidità con cui danno voce alle difficoltà senza mai smettere di credere nella possibilità del riscatto. È un impegno quotidiano il loro, che non cerca riflettori ma agisce nel concreto, nella continuità, nella relazione. In quel momento capisco che non è solo un racconto: è una consegna. Una testimonianza che interpella e chiama a prendersene cura, a non restare spettatori, a farsi parte di una storia che può cambiare solo se condivisa.

Poi tocca a me raccontare: i miei percorsi, le visioni, i bi-sogni, le lotte territoriali, CO-energia, le campagne sociali. Mi sento piccola, quasi inadeguata di fronte alla forza e alla profondità di quello che ho ascoltato. Ma sento anche che essere lì, condividere e mettersi in gioco è già parte di quella trasformazione che desidero per le nostre reti. Vorrei facessimo di più, esserci di più, contribuire con più forza. Perché questo impegno collettivo non può restare lontano, osservato da fuori: chiama ad attraversarlo, a farsene carico, a lasciarsi cambiare. 

Ci muoviamo nelle stanze della villa, partendo dall’alto, dove la biblioteca custodisce decine di faldoni dei processi e la sentenza Olimpia. Antonella e Silvia mi guidano in un cammino fisico e simbolico che nel tempo ha trasformato quei muri: da luogo del potere mafioso a luogo di liberazione.

La stanza dei bambini mi lacera emotivamente, trattengo a fatica le lacrime, devo uscire e arriviamo al bunker sotterraneo: si entra in un luogo di paura e se ne esce avendo ricostruito il senso di parole come famiglia, legge, stato. Infine, gli spazi aperti, oggi restituiti alla collettività. Tutto in questa villa interpella e coinvolge. Ed è qui che Rete EquoSud e Antigone l’osservatorio sulla ‘Ndrangheta hanno avviato un percorso comune che intreccia impegno culturale e inclusione sociale. A maggio hanno dato vita a Piazza Solidale , un evento che ha messo al centro la volontà di rendere questi luoghi sempre più spazi di comunità, di autorganizzazione, di sperimentazione. Da lì è nata la volontà di proseguire insieme, costruendo progettualità in grado di affrontare le tante crisi del territorio con strumenti nuovi, partecipati, trasformativi. Perché l’economia solidale, se vuole incidere, dovrebbe essere attraversabile da tutte e tutti. Deve farsi spazio politico, terreno comune, alleanza tra fragilità e visioni.

La giornata si chiude in giardino, con una cena condivisa attorno a una lunga tavolata. Ci sono Pasquale del Gas Oro Verde di Reggio Calabria, i ragazzi di Antigone Lorenzo e Andree’ e Margherita ed Erminia che cucinano piatti calabresi con amore e generosità. Si mangia, si parla, si ride. La convivialità, ancora una volta, è anche gesto politico: il cibo al centro, come linguaggio comune, come strumento per riconoscersi, per sciogliere le distanze, per nutrire legami veri.

Prima di salutarci, ci diamo degli appuntamenti: definiamo insieme gli ultimi elementi della campagna sociale Terre Resistenti e ci prepariamo a rivederci in autunno, magari in un’assemblea aperta a sognatori resistenti per continuare a intrecciare idee, pratiche, desideri di cambiamento e per la presentazione il 12 settembre del libro di Basilio “Libero di…” a Laudomia Festival 2025 a Cosenza.

Le immagini della sartoria, della villa, della cena che accompagnano questo racconto non bastano a restituire la bellezza e la forza che ho incontrato. Ma sono qui, come segni di una politica viva, incarnata, che si costruisce camminando, mangiando, abbracciando, creando, insieme. Grazie.

A presto con Terre Resistenti. Ci vediamo nelle reti.

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CHI È RETE EQUOSUD: RESISTERE, PRODURRE, LIBERARE

Rete Equosud nasce nella seconda metà degli anni ’90 nella provincia di Reggio Calabria, come risposta concreta all’ingiustizia economica e sociale imposta dalle logiche del mercato globale. Le sue radici affondano nell’esperienza di un consorzio tessile di cooperative che, nel pieno del dominio delle multinazionali, sceglie di immaginare un’alternativa possibile: un’economia fondata sulla cooperazione, sulla dignità del lavoro e sull’autorganizzazione.

Dare valore a ciò che conta

Col tempo, Equosud si avvicina ai circuiti del commercio equo e solidale e incontra i movimenti sociali, dalla lotta contro la globalizzazione neoliberista (Seattle, Genova G8) ai percorsi di costruzione di un’altra economia. Da qui nasce una visione più’ ampia e inclusiva: creare lavoro e impegno sociale insieme, dentro un orizzonte di giustizia e solidarietà.

Oggi Rete Equosud è una realtà dinamica, formata da una ventina di produttori e produttrici attivi nell’agricoltura biologica, nell’artigianato, nell’arte e nella cultura. Una rete che ha fatto dell’incontro con i Gas calabresi, della Toscana e dell’Emilia-Romagna un punto di svolta: non una relazione commerciale, ma un cammino politico condiviso, fatto di scelte consapevoli, scambi diretti e relazioni durature.

Un’economia di legami

In Equosud tutto parte dalla relazione. Le consegne vengono fatte di persona, creando rapporti di fiducia e amicizia con chi acquista e condivide valori. Così nascono anche esperienze inaspettate, come i Percorsi Resistenti: cammini escursionistici che attraversano territori marginalizzati, intrecciando natura, cibo locale, cultura popolare e relazioni autentiche tra mondi prima distanti.

Fare rete, resistere, costruire

Rete Equosud è un esempio vivo di economia circolare e di mutualismo pratico.

Attiva nelle filiere locali, promuove relazioni dirette, difesa del territorio e dei beni comuni. È un laboratorio permanente di democrazia economica e resistenza quotidiana al sistema dell’assistenzialismo, del clientelismo o, delle mafie. Rete Equosud è per chi non cerca solo prodotti buoni, ma relazioni giuste. È per chi sa che ogni acquisto può essere concretamente un atto politico. È per chi crede che un’altra economia non solo è possibile: esiste già.

CO-energia è una realtà viva, articolata e in continua evoluzione. Lo dimostra il confronto che si è recentemente svolto tra il gruppo di lavoro Comunicazione e gli altri GdL dell’associazione: un’occasione preziosa per fare il punto su cosa funziona, dove migliorare e quali strumenti mettere in campo per rendere la nostra comunicazione interna ed esterna più efficace e coerente.

 

Una rete complessa, da raccontare meglio

CO-energia è composta oggi da sei gruppi di lavoro (i temi di pertinenza sono sovranità energetica, sovranità alimentare, bi-sogni, comunicazione, amministrazione e bandi), ognuno con un proprio referente che partecipa al consiglio esecutivo. Tuttavia, non sempre questa struttura è immediatamente comprensibile per chi si avvicina all’associazione. Per questo è emersa la proposta di affiancare referenti per la comunicazione ai GdL, favorendo un coordinamento più chiaro e continuo, anche attraverso momenti periodici di confronto trasversale tra i gruppi.

 

Comunicazione: cosa funziona e dove intervenire

La newsletter mensile è stata indicata come uno degli strumenti più efficaci: unisce, informa e raggiunge un’ampia platea. Anche Telegram risulta utile tra chi già conosce i temi e la rete.

Tuttavia, non mancano le criticità, in particolare si avverte un po’ di frammentazione delle informazioni e la difficoltà a reperire i documenti ufficiali.

 

Il sito: da vetrina a strumento vivo

Il sito è visto da tutti come il biglietto da visita dell’associazione, anche se l’attuale struttura – pensata anni fa – non risponde più alle esigenze attuali. Sarebbe auspicabile che ci fossero percorsi guidati per i visitatori ed una homepage che faciliti l’orientamento.

 

Una visione condivisa

Da più parti è emersa una riflessione strategica: la comunicazione è parte integrante della politica associativa. Organizzare la complessità, senza semplificare in modo riduttivo, è la sfida. Raccontare le esperienze dei territori, promuovere la sovranità energetica e alimentare, ma anche la sovranità territoriale, sono temi che meritano attenzione e voce.

CO-energia è un laboratorio collettivo di pratiche e pensiero. La comunicazione – interna ed esterna – è lo strumento che ci consente di restare connessi, moltiplicare l’impatto e camminare insieme verso il cambiamento.

A quattro anni dall’inizio della lotta degli operai GKN, l’11 e 12 luglio 2025 si terrà a Firenze un evento pubblico per rilanciare l’attenzione sulla vertenza in corso e difendere il presidio permanente, oggi minacciato da un provvedimento di sgombero.

La fabbrica ex GKN di Campi Bisenzio non è un semplice immobile: è diventata un simbolo di resistenza e di progettualità dal basso. Negli ultimi mesi, il Collettivo di Fabbrica ha continuato a battersi per ottenere giustizia sul piano salariale, contributivo e occupazionale, e per costruire una reale reindustrializzazione partecipata, attraverso l’Azionariato Popolare e la nascita di un Consorzio industriale pubblico.

Ma proprio nel momento in cui si stanno compiendo i passi decisivi verso questo traguardo, è arrivato l’annuncio dello sgombero. Un attacco che rischia di cancellare un'esperienza concreta di trasformazione, controllo dal basso e progettazione alternativa.

Per questo, l’11 e 12 luglio, il Collettivo di Fabbrica lancia un appuntamento di mobilitazione dal titolo “Resistere per ri-esistere”:

Piazza Poggi, Firenze
Venerdì 11 luglio, dalle ore 18.00
: Concerto, interventi, lotta
Sabato 12 luglio, ore 10.00: 3^ Assemblea Generale dell’Azionariato Popolare

Durante la due giorni si alterneranno momenti di approfondimento, testimonianze e mobilitazione, con l’obiettivo di rafforzare una convergenza sociale capace di opporsi alla logica della speculazione e rilanciare un’alternativa concreta fondata sul lavoro, la dignità e la giustizia sociale.

Chi partecipa può anche unirsi alla tendata tra venerdì e sabato notte, compilando il modulo di partecipazione:
forms.gle/GvSFhA6bLhU4kqCK8

Tutte le info aggiornate sono disponibili sul sito:
insorgiamo.org/resistere-per-ri-esistere

#Insorgiamo
Perché una fabbrica si può riaprire, se resta vivo il presidio e forte la solidarietà.

Abbiamo ospitato 2 esponenti del Collettivo di fabbrica lavoratori GKN nel III seminario del ciclo sul Mutualismo del 24/10/24, dedicato alla SOMS Insorgiamo.
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