Nei weekend dal 14 al 22 ottobre 2022 si tiene Rethinkable - Festival transfrontaliero delle economie trasformative e delle comunità territoriali, tra Gorizia e Nova Gorica, unendo Italia e Slovena per parlare di come trasformare il modello socio-economico rendendolo più giusto e sostenibile, attento all'ambiente e alle relazioni umane!
CO-energia interviene al Festival per portare l’attenzione sulla S-Solidale e sulla C-Comunità delle CERS. Ciò significa puntare su metodi e strumenti per ri-costruire comunità territoriali, dal basso, tramite la partecipazione solidale dei ‘fruitori’ delle CERS.
La sessione dedicata alle comunità energetiche rinnovabili solidali si tiene il 22 ottobre dalle 14 alle 19 presso l'Aula Magna UNITS (Via Alviano 18, Gorizia), con la partecipazione di Davide Biolghini (CO-presidente CO-energia). Vedi il programma QUI.
Si inserisce in questo approccio il progetto, finanziato da CO-energia nel 2022, “Promozione delle comunità energetiche nel territorio”, gestito da DESVarese e DESComo in rapporto con due realtà di MCF – Mondo Comunità e Famiglia. Prima di avviare la sperimentazione è stato realizzato un per/corso di formazione di Animatori di Comunità Energetiche.
È partito il cantiere della pala di Castiglione. Compatibilmente con l'approvazione dei decreti attuativi delle CER, sarà usato anche per comunità energetiche nel territorio di Gubbio. L'impianto ha 999 kW di potenza, quindi rientra nei parametri delle nuove CER.
La quota di 1.6 M€ necessaria per la produzione è già stata raccolta sul fondo produzione, che ha un tetto di 2.5 M€. L'energia del Cerrone, che andrà in produzione ad inizio 2023, è quindi già tutta allocata ai soci prosumer attuali. Sono aperte le sottoscrizioni per altri 900.000 €, qui si puo' monitorare lo stato della raccolta. Tali fondi verranno utilizzati per costruire altri nuovi impianti, che diventeranno operativi nella seconda metà del 2023.
Su questi 900.000 € si apriranno le sottoscrizioni anche per le aziende, cooperative e PIVA in genere, quindi anche i produttori delle rete di CO-energia, CO-housing, e altri avranno la possibilità di entrare in fornitura con ènostra con tariffa prosumer e naturalmente in convenzione CO-energia! Se avete qualche proposta o avete dei dubbi su quest'ultima opportunità, scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il 13 ottobre alle ore 20.30 a Olgiate Comasco parliamo di "Comunità energetiche rinnovabili: cosa sono e come funzionano le cer?"
Con la partecipazione di Gianluca Ruggeri e di Equa srl.
Ingresso gratuito
Giovedì 13 ottobre alle ore 21 si tiene a Mezzago (Sala civica Mons. Geradi, via Biffi 32) un incontro sulle Comunità Energetiche Rinnovabili, con la partecipazione di CO-energia.
Diretta web sul canale You Tube del Comune di Mezzago.
IL VIDEO DELL'INCONTRO
MATERIALI
CO-energia scrive ad ARERA con alcune osservazioni per rendere piu semplice l'aggregazione di cittadini, GAS e associazioni per costituire comunità energetiche.
CO-energia, in rete con associazioni, diocesi, fondazioni e movimenti, scrive al governo perchè "sblocchi" la svolta delle comunità energetiche rinnovabili, strumento fondamentale per combattere la povertà energetica e l'emergenza climatica.
I nostri soci segnalano questo interessante approfondimento sulla crisi energetica e le soluzioni le associazioni provano a dare in chiave di Economia Solidale. Tra i diversi articoli anche l'intervento del nostro Francesco Tampellini, gruppo di lavoro sovranità energetica di CO-energia.
Ecoistituto della valle del Ticino e CO-energia invitano all'incontro "Comunità energetiche rinnovabili. Cosa sono, perché è importante organizzarle anche da noi", che si tiene mercoledì 18 maggio 2022 ore 21 a Cuggiono (“Le Radici e le Ali” via San Rocco 48).
Abbattono l’inquinamento, riducono sprechi e costi delle bollette. Sono una unione tra cittadini, amministrazioni locali e imprese, per auto produrre e condividere energia pulita. Una legge europea, ora anche italiana e regionale ne favorisce la costituzione. Se vuoi saperne di più vieni!
Saranno con noi
Sergio Venezia- CO-ENERGIA, progetti collettivi di economia solidale
Giacomo Cantarella – EPG, del Gruppo Dolomiti Energia Spa
Una serie di incontri per scoprire come avviare una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) e quali sono i suoi benefici. Il corso, cofinanziato da CO-energia, ha lo scopo di formare animatori pronti a promuovere sul territorio di Como e di Varese le migliori pratiche per avviare una CER ed è rivolto a tutti i soggetti attivi nelle reti di DES Varese e di L’isola che c’è.
MODALITÀ DI ISCRIZIONE E PARTECIPAZIONE
Il corso non prevede costi di iscrizione.
Massimo 20 partecipanti - Iscriviti subito e riceverai il link per gli incontri online.
È fortemente consigliata la partecipazione a tutti gli incontri
Compila il modulo di iscrizione QUI
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Due nostri soci, DESVA e L'isola che c'è, lanciano il nuovo progetto "Promozione delle comunità energetiche nel territorio”, finanziato dal Fondo di solidarietà e Futuro di CO-energia.
Il seguente articolo ci spiega come sia un grande opportunità per tutti i territori!
Correva l’anno 2008, quando l’associazione “L’isola che c’è” ha cominciato a sollecitare il territorio comasco su progetti di sovranità e co-partecipazione della filiera energetica, mentre l’Europa era già con il fiato sospeso per l’ennesima crisi del gas fra Ucraina e Russia. Autocostruzione e gruppi di acquisto di impianti solari, reti virtuose fra aziende energetiche e associazioni, acquisti collettivi di energia 100% da fonti rinnovabili (gemmando, insieme ad altri Distretti di Economia Solidale, una specifica associazione nazionale), oltre a tanta formazione pubblica su risparmio ed efficienza energetica.
A quei tempi tutte queste erano proposte riservate ad un manipolo di idealisti; invece, si sono dimostrate attività precorritrici della rivoluzione energetica prefigurata da Jeremy Rifkin già nel 2002. Il noto economista americano prevedeva di passare dalla produzione centralizzata di energia (poche centrali che producono l’energia necessaria per tutto il paese) ad una produzione diffusa, con l’ingresso del cittadino protagonista nella nuova veste di “prosumer” ovvero di consumatore che diventa a sua volta produttore per il proprio fabbisogno.
Ebbene ora ci siamo per davvero! Nel 2018 l’unione europea ha pubblicato la direttiva “RED II” che fa nascere il nuovo concetto di Comunità Energetica Rinnovabile (CER), un soggetto giuridico no-profit a cui possono aderire volontariamente persone fisiche, pubbliche amministrazioni, enti del terzo settore, enti religiosi, territoriali, di ricerca, di formazione, di protezione ambientale e poi commercianti, artigiani, PMI. Un rarissimo caso di legislazione frutto della mobilitazione diretta dei cittadini (come si può verificare da questa bellissima storia) e capace di mettere d’accordo tutti i politici italiani che hanno già approvato, il 15 dicembre 2021, il recepimento legislativo nazionale.
Ma cosa sono esattamente le CER? Immaginate di installare sul tetto della vostra abitazione dei pannelli fotovoltaici, una pratica ormai consolidata da anni per produrre energia pulita ma con il limite di riuscire ad auto consumarne istantaneamente solo una piccola parte con i propri elettrodomestici. Adesso, grazie alla interconnessione fisica della rete elettrica nazionale, è possibile decidere di cederla ai propri vicini nelle ore in cui non la si utilizza, condividendone i benefici economici.
Ma non è finita. Quegli stessi vicini possono contattare l’amministrazione comunale e costruire insieme ad essa un grosso impianto fotovoltaico magari sfruttando grandi superfici disponibili (e.g. le scuole). Aumentando la produzione, il numero e la tipologia di cittadini aggregati (dal condominio fino a coprire una piccola cittadina o un quartiere di una città), aumenterà ancora di più la quantità di energia condivisa cioè prodotta e consumata collettivamente ed istantaneamente, così come la copertura del fabbisogno dei singoli membri.
La CER non sarà un’entità statica ma potrà essere migliorata negli anni. Nuovi membri potranno aggiungersi. L’energia condivisa potrà aumentare grazie a tante modalità: ad ulteriori sforzi collaborativi fra i diversi membri della CER, all’utilizzo di nuove tecniche e tecnologie disponibili, alla diversificazione sia dei profili di consumo dei membri (e.g. famiglie e imprese) sia degli impianti a fonte rinnovabile (eolica, co-generazione da biomassa etc..), grazie all’inserimento di accumuli elettrochimici, grazie infine ad un nuovo concetto di consumo attivo dove i cittadini possono “flessibilizzare” la loro richiesta di energia elettrica, adattandosi alla produzione intermittente delle fonti rinnovabili. Una propria e vera rivoluzione.
Le CER potranno quindi dare un contributo importante e “dal basso” all’incremento delle fonti rinnovabili nel sistema elettrico italiano per una duratura, resiliente e strategica calmierazione dei prezzi dell’energia.
La nuova legislazione nazionale, quella regionale del 25 febbraio 2022, il PNRR e altri contributi di fondazioni private, aiuteranno la nascita delle CER con degli incentivi monetari e ventennali sull’energia condivisa, con detrazioni fiscali sulla costruzione di nuovi impianti, con finanziamenti a fondo perduto o a tasso zero, infine, con sportelli gratuiti di consulenza e comunicazione alla cittadinanza. Lo stesso gestore della rete premierà l’energia prodotta e consumata localmente sgravandola da alcuni oneri di utilizzo della rete nazionale grazie alle CER. Produrre energia elettrica lontano dall’utilizzatore, secondo il modello classico di distribuzione centralizzato, comporta infatti delle perdite lungo il percorso, pari ad un 10% che noi tutti paghiamo da sempre in bolletta.
Le prime esperienze che si stanno realizzando in Italia (si veda il volume: Community Energy Map – De Vidovich, Tricarico, Zulianello – FrancoAngeli Open Access) stanno evidenziando i benefici non solo economici e ambientali ma anche sociali delle CER, proprio a causa della forte dimensione di promozione delle relazioni fra i membri delle comunità, di cui abbiamo tutti bisogno dopo due anni di pandemia. Infatti, il capitale delle relazioni di una CER potrà essere coltivato per fare anche altro, oltre al mutualismo energetico: ad esempio per il rafforzamento della coesione sociale, la creazione di posti di lavoro, la lotta allo spopolamento e alla povertà energetica (grazie ai benefici diretti sulla bolletta dei membri della CER), l’innesco di circuiti di economia circolare fra i membri, quali monete sociali, banche del tempo, gruppi di acquisto solidale etc…
Adesso non abbiamo più scuse. I fatti di questi ultimi mesi dimostrano inequivocabilmente che chi fra i paesi europei ha investito di più sulle rinnovabili, come ad esempio i paesi scandinavi, sta godendo durante questa crisi di prezzi energetici all’ingrosso minori dell’Italia, potendo anche essere meno ricattabile dalle autocrazie di turno che vendono il gas. Grazie alle CER, la transizione ecologica e a questo punto anche la cura delle relazioni di vicinato, da quelle di quartiere fino a quelle fra nazioni, può dipendere da noi, semplici cittadini.
Francesco Tampellini
Associazione “L’isola che c’è – rete comasca di economia solidale”
Associazione “CO-energia – progetti collettivi di economia solidale”
Articolo rilasciato in licenza di Creative Commons “Attribuzione Non Commerciale Condividi allo stesso modo 2.5 Italia”
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Se vuoi partecipare alle attività di CO-energia informati presso il referente del tuo GAS/DES o scrivi a:
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