Nel 1967, più di 50 anni fa, un gruppo di ragazzi guidati da Don Lorenzo Milani, dopo la bocciatura di alcuni di loro agli esami per la maturità magistrale, decisero di scrivere una lettera ad una professoressa immaginaria di quel tempo, in cui la scuola era fortemente selezionatrice e, con le bocciature, censurava anche i modelli scolastici come quello innovativo e radicale della Scuola di Barbiana.
Oggi, che i nodi del modello di sviluppo occidentale stanno venendo al pettine con i cambiamenti climatici e tutte le conseguenze ad essi connesse, ci sentiamo di scrivere questo messaggio a voi studenti per stimolarvi a prendere in mano la situazione.
Esattamente come chiede Greta Thunberg, la giovane svedese che nonostante i suoi 16 anni mostra una maturità politica da fare invidia ad ogni adulto. In un’intervista al Guardian ha detto: “Ho sentito parlare per la prima volta di cambiamento climatico quando avevo otto anni. Ho imparato che è una cosa creata dagli esseri umani. Mi dicevano di spegnere le luci per consumare meno elettricità e di riciclare la carta. Era strano, pensavo, che fossimo in grado di cambiare l’intera faccia del pianeta e il prezioso strato di atmosfera che lo rende la nostra casa: se eravamo capaci di fare questo, perché non ne sentivo parlare ovunque? Perché il clima non era la prima cosa di cui sentivo parlare quando accendevo la tv? Titoli, programmi radiofonici, giornali: non avrei dovuto sentir parlare d’altro, come se fosse in corso una guerra mondiale. Però i nostri leader politici non ne parlavano mai. Se usare i combustibili fossili minaccia la nostra esistenza, come è possibile che continuiamo a usarli? Perché non ci sono dei limiti? Perché non è illegale farlo? Perché nessuno parla dei pericoli del cambiamento climatico che è già in corso? E del fatto che duecento specie animali si estinguono ogni giorno? Ho la sindrome di Asperger e per me le cose sono bianche o nere. Guardo le persone che sono al potere e mi chiedo perché hanno reso le cose così complicate. Sento la gente dire che il cambiamento climatico è una minaccia alla nostra esistenza, però tutti vanno avanti come se niente fosse. Non possiamo più salvare il mondo rispettando le regole perché le regole devono essere cambiate. Se vivrò cent’anni, sarò ancora qui nel 2103. Quello che facciamo o non facciamo ora condizionerà tutta la mia vita e quella dei miei amici, dei nostri figli e dei loro nipoti. Gli adulti ci hanno deluso. E dato che la maggior parte di loro, compresi giornalisti e politici, continuano a ignorare la situazione, dobbiamo agire, oggi”
Sulla chiamata di Greta, molti studenti di tutta Europa hanno iniziato a ritrovarsi, ogni venerdì, di fronte ai palazzi del potere, in Belgio, Germania, Svezia, Olanda, Australia, Stati Uniti, Svizzera, Regno Unito….. semplicemente per stare con i loro cartelli che chiedono conto agli adulti, “Dite di amare i vostri figli più di ogni cosa, invece gli state rubando il futuro”. Molti studenti in molte nazioni, ma ancora molto pochi in Italia.
Non notiamo in Italia lo stesso fermento che c’è all’estero e se dovesse essere perché pensate che i cambiamenti climatici non vi riguardano, vorremmo dirvi che vi sbagliate di grosso: niente più di questo fenomeno influirà sul vostro futuro, perché avrà effetti sulla disponibilità di acqua, sulla produzione di cibo, sulla sicurezza dei territori, sulle migrazioni. Vorremmo darvi un consiglio: fate emergere tutto l’egoismo che è in voi per difendere il vostro futuro, perché se la temperatura terrestre continuerà a salire la vostra vita sarà un inferno. Dunque parlatene, studiate, confrontatevi con gli esperti (le autogestioni potrebbero essere delle buone occasioni….) e poi alzate la voce per inchiodare chi può decidere alle sue gravi responsabilità. La mattina del prossimo 15 marzo è indetto uno sciopero mondiale per il clima, promosso proprio dagli studenti. Non mancate questa occasione per iniziare un percorso: abbiamo poco tempo per rimediare ma possiamo ancora farlo. Ci avete prestato il futuro ed è tempo che lo riprendiate nelle vostre mani per renderlo sicuro, possibile e vivibile, non credete?
Francesco Gesualdi – Centro Nuovo modello di Sviluppo (già allievo di Barbiana e co-autore di Lettera a una professoressa)
Sergio Venezia (Associazione CO-Energia – Progetti collettivi di Economia Solidale)
Oreste Magni (Eco-istituto Valle del Ticino)
Amalia Navoni (Coordinamento Lombardo Nord-Sud)
Roberto Burlando (Docente di Economia Università di Torino)
Mario Agostinelli (Associazione Energia Felice e Laudato Sii)
Lidia Di Vece (Federazione Italiana Economia del Bene Comune)
Tonino Perna (ECOLANDIA – Parco Ludico Ecologico Ambientale)
Alberta Cardinali (Rete GAS Marche che aderiscono ad ADESSO PASTA!)
Don Virginio Colmegna (Fondaz. Casa della Carità – Ass. Laudato Sii)
Un investimento pari a 100 euro nel fondo Etica Azionario permette di generare in un anno un risparmio di 473 kg di CO2e, l’equivalente delle emissioni di un viaggio aereo da Milano a Dubai. È quanto stabilito dal Carbon footprint, l'indice che misura l'insieme delle emissioni di gas ad effetto serra attribuibili a una società, evento, prodotto o persona.
Perché le emissioni di CO2 si abbattono anche con l'etica!
www.eticasgr.it/carbon-footprint-letica-abbatte-le-emissioni-di-co2/
CO-energia risponde all'appello del comune di Parma che chiama a raccolta cittadini, partiti e movimenti civici per dire no ai rifiuti da fuori e bloccare l'incremento della capacità dell'inceneritore.
L'appuntamento è per sabato 11 luglio alle ore 18 in piazzale Santa Croce per chiedere di fermare l'applicazione dell'articolo 35 del decreto noto come "Sblocca Italia", che liberalizza il conferimento dei rifiuti anche al di fuori dei confini regionali, e soprattutto di stoppare la richiesta di Iren di incrementare la portata dell'inceneritore di Parma a 195.000 tonnellate l'anno.
Per informazioni: http://www.comune.parma.it/notizie/comunicati/AMBIENTE/2015-06-12/11-luglio--nessun-dorma.aspx
Se vuoi partecipare alle attività di CO-energia informati presso il referente del tuo GAS/DES o scrivi a:
CO-ENERGIA Progetti collettivi di economia solidale - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - PRIVACY - COOKIE POLICY Salvo diversa indicazione, tutti i contenuti del sito sono pubblicati con licenza |