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CO-energia scrive ad ARERA con alcune osservazioni per rendere piu semplice l'aggregazione di cittadini, GAS e associazioni per costituire comunità energetiche.

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Il prossimo 29 settembre la Camera di Commercio di Como-Lecco ha in programma un evento sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e ha invitato l'associazione L'isola che c'è, socio di CO-energia (Micol Dell‘Oro, membro del Consiglio Direttivo di L'isola che c'e) a raccontare l'esperienza.

Ecco il link all'evento: https://www.comolecco.camcom.it/archivio3_eventi-in-agenda_0_404_3_4.html

Il convegno "Pace, energia e risposte partecipate:le comunità energetiche" a L'isola che c'è, Fiera delle Economie Solidali, moderato da Francesco Tampellini (gruppo di lavoro sovranità energetica di CO-energia).

Giovedì, 22 Settembre 2022 10:03

Perché la mia bolletta continua ad aumentare?

Riceviamo spesso dai nostri soci richieste di chiarimento in merito all'aumento dei prezzi dell'energia. Cerchiamo di fare chiarezza.

Sono in fornitura con ènostra. Perché la mia bolletta continua ad aumentare?

Sono in fornitura con Dolomiti Energia. Perché le mie bollette continuano ad aumentare?

Domenica 25 settembre 2022 dalle 9.30 alle 19, in piazza Visconti a Rho, si tiene la tredicesima edizione di "Prendiamoci cura", con laboratori, incontri informativi, degustazioni...

Ore 10 - Incontro su Sovranità energetica: Francesco Tampellini e Maurizio Francesconi (CO-energia)

Ore 11.30 - Incontro su Sovranità Alimentare: Davide Biolghini (CO-energia), Bruno Sebastianelli (La Terra e il Cielo) e Massimo Tomasoni

Per informazioni: https://www.facebook.com/prendiamocicura/

Riceviamo spesso dai nostri soci richieste di chiarimento più o meno di questo tenore: sono in fornitura con ènostra, convenzione CO-Energia. Perché le bollette continuano ad aumentare? Ma non ci avevate detto che ènostra è sganciata dalle fonti fossili? Allora sono uguali a tutti gli altri?

La risposta a questa domanda richiede di andare un po' sul tecnico. Niente paura; come direbbe Alberto Angela, se avrete la pazienza di seguirci, la spiegazione è abbastanza semplice.

Facendo riferimento ai dati del bilancio 2021 (qui trovate la relazione degli amministratori), la cooperativa ènostra ha oggi circa 10.000 soci, a cui vende circa 30 GWh all'anno di energia. Di questi, circa 3 GWh sono prodotti da impianti di proprietà della cooperativa: circa 2 GWh vengono dalla pala eolica del Cerrone, vicino a Gubbio, ultimata a novembre 2021, circa 1 GWh viene dagli impianti fotovoltaici storici di Retenergie, che sono incentivati dal vecchio conto energia. I restanti 27 GWh vengono acquistati sul mercato elettrico: circa 4 GWh da produttori selezionati, i rimanenti 23 GWh acquistando energia di origine rinnovabile certificata.

La quota di energia acquistata sul mercato elettrico, ossia il 90% del totale venduto ai soci, viene acquistata al prezzo di mercato, ossia al PUN (Prezzo Unico Nazionale), che viene calcolato ogni giorno dal GME. Per non dissestare il bilancio della cooperativa, è evidente che dovrà essere venduta ai soci ad un prezzo sostanzialmente allineato al PUN. Come spiegato in due precedenti post (qui e qui) il PUN è cresciuto di 10 volte da luglio 2021 a causa dei meccanismi di mercato vigenti e dell'aumento esplosivo del costo del gas.

Resta da capire cosa può fare ènostra col 10% di energia di produzione propria. In teoria, potrebbe venderla ai suoi soci ad un prezzo legato all'ammortamento degli impianti, che ovviamente non consumano gas, e che resterebbe in gran parte insensibile agli aumenti del prezzo di mercato, salvo che per alcune componenti relative a servizi di rete. Sfortunatamente per ènostra (e per noi) l'art. 15 del Decreto sostegni ter, convertito in legge il 28/03/2022 n. 25 e la relativa delibera attuativa ARERA 266/2022/R/EEL del 21/06/2022, ha introdotto una misura che di fatto esclude da questa possibilità gli impianti fotovoltaici storici, che sono incentivati in conto energia. Per questi impianti, infatti, il decreto prevede che ogni mese ènostra versi al GSE un conguaglio, pari alla differenza tra il prezzo medio zonale di mercato (in pratica il PUN) e il prezzo medio storico pre-crisi dell'energia nella zona di ubicazione dell'impianto, indicativamente attorno ai 55-60 €/MWh.

Facciamo un esempio concreto. Nel mese di agosto il prezzo medio di mercato è stato di circa 500 €/MWh, ovvero 50 c/kWh (ricordiamo l'equivalenza 1 c/kWh = 10 €/MWh). Alla fine del mese, per ogni MWh prodotto dagli impianti fotovoltaici storici, ènostra deve versare 500-60  = 440 €/MWh al GSE. Un bel fiume di soldi. Per non andare in bancarotta, deve necessariamente addebitarle ai suoi soci in fornitura, che quindi si troveranno a pagare, per ogni MWh, il costo "vero" dell'energia, 60 MWh, più il conguaglio da versare al GSE, 440 €/MWh. Il totale, per costruzione, fa esattamente il PUN, ovvero 500 €/MWh. Di fatto, anche la produzione degli impianti fotovoltaici storici, grazie a questo decreto, finisce per essere venduta al PUN, che continua a salire come spiegato nei post precedenti.

Al momento l'unico margine di manovra di ènostra è sui circa 2 GWh prodotti dalla pala eolica del Cerrone, che restano fuori da questa tagliola. La scelta della cooperativa è di dedicarli alla tariffa prosumer (qui un webinar di presentazione). A questa tariffa si accede versando una quota di capitale, vincolata per 12 anni e poi restituita, proporzionale alla quantità di energia richiesta, ad esempio 2100 € per 3000 kWh/anno. Questa somma corrisponde alla quota di capitale impiegato per costruire il pezzetto dell'impianto che produce l'energia che si consuma. La tariffa prosumer è essenzialmente legata al costo di ammortamento dell'impianto e quindi slegata dal PUN, se non per una piccola parte che corrisponde ai costi dei servizi di rete, proporzionali al PUN. Dal primo luglio 2022, la tariffa prosumer di ènostra è 12,1 c/kWh.

Si noti che in questo momento (settembre 2022) la tariffa prosumer è estremamente competitiva, a causa dei prezzi pazzi sul mercato causati dalla crisi del gas i Europa. Non c'è garanzia che rimanga tale nel futuro, se il prezzo di mercato scendesse sotto ai livelli pre-crisi, come era successo ad esempio nel 2020 a causa della contrazione dei consumi dovuta al COVID-19. Possiamo però affermare che il prezzo della tariffa prosumer è il "prezzo equo" dell'energia prodotta da impianti rinnovabili e sostenibili, nella stessa logica che regola gli acquisti dei GAS e dei DES, e non sarà mai guidato da logiche speculative, come quelle che attualmente stanno alla base del PUN.

Al momento (settembre 2022) la produzione della pala del Cerrone è sufficiente per coprire i consumi dei soci che hanno già scelto la tariffa prosumer in passato; non è quindi purtroppo possibile a nuovi utenti accedere immediatamente a questa tariffa. Sono aperte le sottoscrizioni al nuovo fondo produzione per finanziare nuovi impianti: una pala eolica a Castiglione, nei pressi di Gubbio, una pala eolica a Crispiano (TA) ed un grosso impianto fotovoltaico a Brindisi. Sarà possibile accedere alla tariffa prosumer una volta che l'impianto finanziato dalla propria sottoscrizione sarà entrato in produzione, si prevede a partire da primavera 2023.

Se si è interessati a questa opzione, il primo passo è di manifestare ad ènostra il proprio interesse, utilizzando questo modulo online. Si verrà quindi invitati a sottoscrivere un certo numero di quote sociali legate al fondo produzione, sulla base della quantità di energia che si vuole acquistare annualmente in tariffa prosumer, diventando così soci sovventori della cooperativa. Questo richiede di effettuare il bonifico relativo e di compilare poi un form online con tutti i dati richiesti.

La quota versata non è a fondo perduto, corrisponde a quote di capitale privilegiate della cooperativa, che danno accesso alla tariffa prosumer; potrebbe anche generare dei dividendi, quando saranno state recuperate tutte le spese di avviamento e la cooperativa protrà generare utili. Al termine del periodo di vincolo, che corrisponde all'ammortamento dell'impianto, si potrà decidere se farsela restituire o se reinvestirla in altri impianti. Qui trovate il regolamento soci sovventori e lo statuto della cooperativa.

Non appena l'impianto finanziato sarà in produzione, si potrà attivare la fornitura con tariffa prosumer. In sede di richiesta di attivazione della fornitura, vi ricordiamo di selezionare la convenzione CO-Energia, che permette di finanziare il Fondo Solidarietà e Futuro di CO-Energia.

Per tutti gli altri soci in fornitura con ènostra e con tariffe non prosumer, quindi legate al PUN, la questione dei prezzi di mercato dell'energia elettrica fuori controllo è oggi al vaglio della Commissione UE. L'intento è di trovare una soluzione accettabile a livello europeo, basata sul principio di disaccoppiare, in qualche modo, il prezzo dell'energia prodotta col gas da quello dell'energia prodotta con le rinnovabili. I ministri dell'energia dei paesi UE si sono riuniti il 9 settembre 2022 ed hanno raggiunto un accordo di massima sull'orientamento da seguire. Vedremo nelle prossime settimane e mesi quali provvedimenti verranno concretamente attuati.

Riceviamo spesso dai nostri soci richieste di chiarimento più o meno di questo tenore: sono in fornitura con Dolomiti Energia, convenzione CO-energia. Perché le bollette continuano ad aumentare? Ma non ci avete detto che ci vendono solo l'energia dei loro impianti idroelettrici? Allora sono uguali a tutti gli altri?

La risposta a questa domanda richiede di andare un po' sul tecnico. Niente paura; come direbbe Alberto Angela, se avrete la pazienza di seguirci, la spiegazione è abbastanza semplice.

Dolomiti Energia, la società a cui pagate la bolletta, è parte del Gruppo Dolomiti Energia, di cui fanno parte diverse società di produzione che possiedono gli impianti idroelettrici storici del Trentino, costruiti in gran parte tra gli anni '30 e gli anni '60 del secolo scorso. L'energia venduta da Dolomiti Energia è in gran parte energia idroelettrica acquistata da queste società del gruppo.

Il prezzo all'ingrosso dell'energia elettrica sul mercato (il famoso PUN, Prezzo Unico Nazionale, calcolato ogni giorno dal GME) è aumentato di 10 volte dal giugno 2021. La storia e le ragioni di questo aumento sono legate al prezzo del gas e alle regole attuali del mercato elettrico, la trovate in due precedenti post (qui e qui).

A questo punto vi chiederete: ma se Dolomiti Energia compra l'energia direttamente dalle aziende di produzione del suo gruppo, che non usano neanche un metro cubo di gas, continuerà a pagargliela come prima. Non è che poi rivendendola a noi al decuplo farà profitti da favola?

Sfortunatamente per Dolomiti (ma anche per noi, come vedremo tra un'attimo), non è così. l'art. 15 del Decreto sostegni ter, convertito in legge il 28/03/2022 n. 25 e la relativa delibera attuativa ARERA 266/2022/R/EEL del 21/06/2022 introduce una norma per impedire alla radice questo scenario. In sintesi, le società di produzione che hanno impianti idroelettrici costruiti prima del 2010, quindi già ammortizzati, devono versare al GSE ogni mese la differenza tra il prezzo medio zonale di mercato (in pratica il PUN) e un prezzo di riferimento di 58 €/MWh, che è il prezzo medio di vendita degli ultimi anni pre-crisi nella zona di produzione di quegli impianti.

Facciamo un esempio concreto. Nel mese di agosto il prezzo medio di mercato è stato di circa 500 €/MWh, ovvero 50 c/kWh (ricordiamo l'equivalenza 1 c/kWh = 10 €/MWh). Alla fine del mese, per ogni MWh venduto a Dolomiti Energia, le società di produzione del gruppo devono versare 500-58  = 442 €/MWh al GSE. Un bel fiume di soldi. Per non andare in bancarotta, devono necessariamente addebitarle a Dolomiti Energia, che quindi si troverà a pagare, per ogni MWh, il costo "vero" dell'energia, 58 MWh, più il conguaglio da versare al GSE, 442 €/MWh. Il totale, per costruzione, fa esattamente il PUN, ovvero 500 €/MWh. E' chiaro quindi che Dolomiti Energia non ha alcun margine di manovra, dovrà per forza far pagare ai suoi clienti questo prezzo, che continua a salire come spiegato nei post precedenti.

Il decreto del governo Draghi è in vigore fino al 31 dicembre del 2022. Pur avendo un intento condivisibile, quello di evitare extraprofitti stellari ai produttori di rinnovabili dovuti ai prezzi dell'energia elettrica gonfiati dal prezzo del gas, lo ha realizzato in modo decisamente brutale. Così facendo, di fatto ha penalizzato i produttori di energia rinnovabile, impedendogli di trasferire almeno una parte del beneficio di non produrre energia col gas come sconto in bolletta ai propri clienti. Forse si poteva fare diversamente, ma questa è un'altra storia.

Cosa succederà allo scadere del decreto? La questione è oggi al vaglio della Commissione UE, che cercherà di trovare una soluzione accettabile a livello europeo, basata sul principio di disaccoppiare, in qualche modo, il prezzo dell'energia prodotta col gas da quello dell'energia prodotta con le rinnovabili. I ministri dell'energia dei paesi UE si sono riuniti il 9 settembre 2022 ed hanno raggiunto un accordo di massima sull'orientamento da seguire. Vedremo nelle prossime settimane e mesi quali provvedimenti verranno concretamente attuati.

All'interno della Settimana europea delle comunità sostenibili che si tiene il 17 e 18 settembre a Preganziol (TV)  CO-energia patrocinia due iniziative promosse dal Distretto di Economia Solidale OltreCOnfin.

SABATO 17 SETTEMBRE
Convegno/laboratorio pratico per la costruzione di un'autosufficienza energetica comunitaria

DOMENICA 18 SETTEMBRE
Convegno/laboratorio pratico per la costruzione di un sistema agricolo alimentare locale

 

L’11 settembre a Gottolengo (BS), si è tenuto un incontro organizzato da CO-energia e dai produttori che partecipano a “La Sporta Solidale”, con l'intento di:
- presentare il progetto a esponenti delle reti distributive locali
- promuovere pratiche comunitarie e territoriali per cercare insieme le risposte alla crisi economica che come produttori, GAS, cittadine/i stiamo vivendo e subendo.

PROGRAMMA

MATTINA 11 SETTEMBRE 2022
Crisi idrica, cambiamenti climatici e rinnovabili, il ruolo del mondo agricolo

POMERIGGIO 11 SETTEMBRE 2022
14,30 - Accoglienza e registrazione
15,00 - Presentazione in plenaria dell'incontro - Davide Biolghini per CO-energia
15,20 - Presentazione dei promotori del progetto “La Sporta Solidale”: Biocaseificio Tomasoni, La Buona Terra Campana, La Terra e il Cielo e SOS Rosarno
16,10 - La Sporta Solidale, aspetti organizzativi: Alberta Cardinali Rete - Gas Marche, Cooperativa La Terra e il Cielo
16,30 - Suddivisione in GdL territoriali
17.15 - Conclusioni: Francesco Piobbichi - Mediterranean Hope e Pietro Mainini - Cooperativa Aequos
18 - Chiusura lavori

 

MATERIALI

Cos'è "La sporta solidale"

La sporta solidale è fonte dell'abbondanza (Alberta Cardinali)

Verbale gruppo di lavoro Alberta

Verbale gruppo di lavoro Cristina

Verbale gruppo di lavoro Davide

 

VIDEO

 

 

 

 

 

 

 

LA GALLERIA FOTOGRAFICA DELLA GIORNATA

Come nascono i patti? Chi li fa e come si costruiscono?

Il GAS di Carpi ne discute presso la sala Duomo giovedì 22 settembre alle ore 21 con
Micaela Sini Scarpato, copresidente dell'associazione CO-energia
Bruno Sebastianelli, presidente della cooperativa La Terra e il Cielo.

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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