Una serie di incontri per scoprire come avviare una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) e quali sono i suoi benefici. Il corso, cofinanziato da CO-energia, ha lo scopo di formare animatori pronti a promuovere sul territorio di Como e di Varese le migliori pratiche per avviare una CER ed è rivolto a tutti i soggetti attivi nelle reti di DES Varese e di L’isola che c’è.
MODALITÀ DI ISCRIZIONE E PARTECIPAZIONE
Il corso non prevede costi di iscrizione.
Massimo 20 partecipanti - Iscriviti subito e riceverai il link per gli incontri online.
È fortemente consigliata la partecipazione a tutti gli incontri
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Sono disponibili i materiali dell'incontro di lunedì 11 aprile "Coltivare la sovranità alimentare per seminare la pace", con gli interventi di Buno Sebastianelli per La Terra e il Cielo e
Davide Biolghini per CO-energia.
>> Coltivare la sovranità alimentare per seminare la pace, 11/04/2022 - MATERIALI
CO-energia e Prendiamoci cura invitano all'incontro "SOVRANITÀ ALIMENTARE e GRANI ANTICHI. I patti tra consumatori e produttori basati su attenzione alle filiere e scelta dell’agroecologia, passi per la trasformazione della cultura del Cibo", che si tiene on line giovedì 28 aprile 2022 alle ore 21.
INTERVENGONO:
Paolo Doniselli - Prendiamoci Cura
Davide Biolghini - Co-presidente CO-energia
Bruno Sebastianelli - La Terra e il Cielo
Daniela Ponzini - AIAB Lombardia
Miriam Corongiu e Alessandro Buffardi - La Buona Terra
Massimo Tomasoni - Biocaseificio Tomasoni
Micaela Sini Scarpato - Gruppo Sovranità Alimentare CO-energia
Iscrizione: www.co-energia.org/iscrizione
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Il progetto di Piccola Distribuzione Organizzata (PDO) che coinvolge i Gas dell'area torinese e tre cooperative che seguono la parte logistica con consegne mensili in tre punti di distribuzione è una interessante soluzione ai problemi di gestione e consegna delle merci e alla mancanza di tempo che purtroppo molti GAS conoscono bene.
Dopo la presentazione si lascerà ampio spazio alla possibilità di approfondirne i diversi aspetti tramite domande da parte dei partecipanti.Per partecipare è necessario iscriversi a questo link: https://tinyurl.com/progettoDiSoTTo
Lunedì 11 aprile 2022 alle ore 20,45 si tiene l'incontro "Coltivare la sovranità alimentare per seminare la pace"
Intervengono:
Bruno Sebastianelli per La Terra e il Cielo
Davide Biolghini per CO-energia
Incontro organizzato dal GAS C'E' e dal DES Modena
Per collegarsi: https://meet.google.com/djq-gire-owi
CO-energia invita all'incontro "MONETA SOCIALE tra mito, teoria e territorio", che si tiene venerdì 8 aprile alle 18,30 a Fano, presso l'Archivio Franco Salomone, Piazza F. Capuana 4.
Mai come in questo momento la costruzione e il rafforzamento di reti di solidarietà mutualistica rendono attuale approfondire il discorso sulle monete sociali e sui sistemi di scambio economico locale (LETs). Un incontro a più voci e un confronto di esperienze per farsi le basi, e ragionare insieme su come radicare sempre di più, anche nel nostro territorio, forme di cooperazione e mutuo appoggio.
PROGRAMMA
ore 18.30
Andrea Fumagalli: Valore, scambio, moneta...
introduzione generale: perché costruire monete sociali
Maurizio Ruzzene: Approcci al debito ed economia della cura: neoliberismo, sovranismo e crediti mutuali;
Stefano Caffari: Considerazioni introduttive sulle problematiche fiscali e giuridiche dei sistemi di scambio mutuale in Italia;
Pierluigi Paoletti: cosa c’è in giro: esempi pratici di evoluzione di sistemi di scambio: dallo SCEC alla Fondazione Barterflay;
Davide Biolghini: Tante reti prendono più pesci? Come favorire l’integrazione solidale tra le reti;
ore 21,30: confronto tra esperienze in corso.
Sarà possibile seguire l’incontro online all’indirizzo che verrà comunicato sulla pagina facebook del Centro Franco Salomone.
Due nostri soci, DESVA e L'isola che c'è, lanciano il nuovo progetto "Promozione delle comunità energetiche nel territorio”, finanziato dal Fondo di solidarietà e Futuro di CO-energia.
Il seguente articolo ci spiega come sia un grande opportunità per tutti i territori!
Correva l’anno 2008, quando l’associazione “L’isola che c’è” ha cominciato a sollecitare il territorio comasco su progetti di sovranità e co-partecipazione della filiera energetica, mentre l’Europa era già con il fiato sospeso per l’ennesima crisi del gas fra Ucraina e Russia. Autocostruzione e gruppi di acquisto di impianti solari, reti virtuose fra aziende energetiche e associazioni, acquisti collettivi di energia 100% da fonti rinnovabili (gemmando, insieme ad altri Distretti di Economia Solidale, una specifica associazione nazionale), oltre a tanta formazione pubblica su risparmio ed efficienza energetica.
A quei tempi tutte queste erano proposte riservate ad un manipolo di idealisti; invece, si sono dimostrate attività precorritrici della rivoluzione energetica prefigurata da Jeremy Rifkin già nel 2002. Il noto economista americano prevedeva di passare dalla produzione centralizzata di energia (poche centrali che producono l’energia necessaria per tutto il paese) ad una produzione diffusa, con l’ingresso del cittadino protagonista nella nuova veste di “prosumer” ovvero di consumatore che diventa a sua volta produttore per il proprio fabbisogno.
Ebbene ora ci siamo per davvero! Nel 2018 l’unione europea ha pubblicato la direttiva “RED II” che fa nascere il nuovo concetto di Comunità Energetica Rinnovabile (CER), un soggetto giuridico no-profit a cui possono aderire volontariamente persone fisiche, pubbliche amministrazioni, enti del terzo settore, enti religiosi, territoriali, di ricerca, di formazione, di protezione ambientale e poi commercianti, artigiani, PMI. Un rarissimo caso di legislazione frutto della mobilitazione diretta dei cittadini (come si può verificare da questa bellissima storia) e capace di mettere d’accordo tutti i politici italiani che hanno già approvato, il 15 dicembre 2021, il recepimento legislativo nazionale.
Ma cosa sono esattamente le CER? Immaginate di installare sul tetto della vostra abitazione dei pannelli fotovoltaici, una pratica ormai consolidata da anni per produrre energia pulita ma con il limite di riuscire ad auto consumarne istantaneamente solo una piccola parte con i propri elettrodomestici. Adesso, grazie alla interconnessione fisica della rete elettrica nazionale, è possibile decidere di cederla ai propri vicini nelle ore in cui non la si utilizza, condividendone i benefici economici.
Ma non è finita. Quegli stessi vicini possono contattare l’amministrazione comunale e costruire insieme ad essa un grosso impianto fotovoltaico magari sfruttando grandi superfici disponibili (e.g. le scuole). Aumentando la produzione, il numero e la tipologia di cittadini aggregati (dal condominio fino a coprire una piccola cittadina o un quartiere di una città), aumenterà ancora di più la quantità di energia condivisa cioè prodotta e consumata collettivamente ed istantaneamente, così come la copertura del fabbisogno dei singoli membri.
La CER non sarà un’entità statica ma potrà essere migliorata negli anni. Nuovi membri potranno aggiungersi. L’energia condivisa potrà aumentare grazie a tante modalità: ad ulteriori sforzi collaborativi fra i diversi membri della CER, all’utilizzo di nuove tecniche e tecnologie disponibili, alla diversificazione sia dei profili di consumo dei membri (e.g. famiglie e imprese) sia degli impianti a fonte rinnovabile (eolica, co-generazione da biomassa etc..), grazie all’inserimento di accumuli elettrochimici, grazie infine ad un nuovo concetto di consumo attivo dove i cittadini possono “flessibilizzare” la loro richiesta di energia elettrica, adattandosi alla produzione intermittente delle fonti rinnovabili. Una propria e vera rivoluzione.
Le CER potranno quindi dare un contributo importante e “dal basso” all’incremento delle fonti rinnovabili nel sistema elettrico italiano per una duratura, resiliente e strategica calmierazione dei prezzi dell’energia.
La nuova legislazione nazionale, quella regionale del 25 febbraio 2022, il PNRR e altri contributi di fondazioni private, aiuteranno la nascita delle CER con degli incentivi monetari e ventennali sull’energia condivisa, con detrazioni fiscali sulla costruzione di nuovi impianti, con finanziamenti a fondo perduto o a tasso zero, infine, con sportelli gratuiti di consulenza e comunicazione alla cittadinanza. Lo stesso gestore della rete premierà l’energia prodotta e consumata localmente sgravandola da alcuni oneri di utilizzo della rete nazionale grazie alle CER. Produrre energia elettrica lontano dall’utilizzatore, secondo il modello classico di distribuzione centralizzato, comporta infatti delle perdite lungo il percorso, pari ad un 10% che noi tutti paghiamo da sempre in bolletta.
Le prime esperienze che si stanno realizzando in Italia (si veda il volume: Community Energy Map – De Vidovich, Tricarico, Zulianello – FrancoAngeli Open Access) stanno evidenziando i benefici non solo economici e ambientali ma anche sociali delle CER, proprio a causa della forte dimensione di promozione delle relazioni fra i membri delle comunità, di cui abbiamo tutti bisogno dopo due anni di pandemia. Infatti, il capitale delle relazioni di una CER potrà essere coltivato per fare anche altro, oltre al mutualismo energetico: ad esempio per il rafforzamento della coesione sociale, la creazione di posti di lavoro, la lotta allo spopolamento e alla povertà energetica (grazie ai benefici diretti sulla bolletta dei membri della CER), l’innesco di circuiti di economia circolare fra i membri, quali monete sociali, banche del tempo, gruppi di acquisto solidale etc…
Adesso non abbiamo più scuse. I fatti di questi ultimi mesi dimostrano inequivocabilmente che chi fra i paesi europei ha investito di più sulle rinnovabili, come ad esempio i paesi scandinavi, sta godendo durante questa crisi di prezzi energetici all’ingrosso minori dell’Italia, potendo anche essere meno ricattabile dalle autocrazie di turno che vendono il gas. Grazie alle CER, la transizione ecologica e a questo punto anche la cura delle relazioni di vicinato, da quelle di quartiere fino a quelle fra nazioni, può dipendere da noi, semplici cittadini.
Francesco Tampellini
Associazione “L’isola che c’è – rete comasca di economia solidale”
Associazione “CO-energia – progetti collettivi di economia solidale”
Articolo rilasciato in licenza di Creative Commons “Attribuzione Non Commerciale Condividi allo stesso modo 2.5 Italia”
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Se vuoi partecipare alle attività di CO-energia informati presso il referente del tuo GAS/DES o scrivi a:
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