Il 15 e 16 marzo secondo modulo del Corso per Animatori/trici di Campagne Sociali, interno al progetto “Oltre il solo acquisto e la sola vendita: GAS e produttori di Nord, Centro e Sud uniti”, promosso da Rete Gas Marche, EnerGAS Veneto e GAS Friarielli, con il sostegno del Fondo Solidarietà e Futuro di CO-energia.
In un tempo attraversato da crisi molteplici – ambientali, sociali, economiche e geo-politiche – costruire risposte territoriali fondate sulla solidarietà, l’autonomia e la cooperazione è un’urgenza, una necessità. È in questo contesto che si è svolto a Milano, il secondo modulo del corso, ospitato dall’Ostello Olinda, nell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini: un luogo simbolico, rigenerato da esperienze di mutualismo e cultura condivise, capace di accogliere nuovi immaginari sociali.
Il progetto nasce per formare animatori territoriali capaci di attivare processi di trasformazione nei propri contesti, promuovendo pratiche di economia solidale come risposte concrete ai bisogni delle comunità locali trasformative.
L’incontro ha coinvolto 20 partecipanti provenienti da Campania, Marche, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto, rappresentanti di una pluralità di realtà impegnate nei propri territori:
DESBrianza, GAP/Emporio Popolare Barona-MI, MAG2, GAS Macerata (una produttrice), Rete Gas Marche, GAS Montebelluna-TV, Gas Friarielli-NA, Rete Gas Bergamo, RaGas-RA, Gas Riviera delle Palme - AP, Ultima Generazione Milano, Gas Riviera Picena.
Durante le due giornate, è stato introdotto e sperimentato il modello sistemico di Euclides Mance, economista e filosofo brasiliano, che offre uno strumento potente per leggere e trasformare i flussi territoriali, orientandoli alla sostenibilità e alla giustizia sociale. Il modello di Mance, basato sulla retro-alimentazione dei circuiti economici locali da parte di famiglie, imprese, istituzioni e terzo settore, è stato messo in dialogo con le pratiche già attive nei territori – come i GAS, i mercati contadini, le CSA, gli empori comunitari, le campagne sociali – per individuare possibili strategie d’intervento e immaginare nuovi patti mutualistici.
Un elemento emerso con forza è stata la volontà di superare la logica dell’acquisto e della vendita come unico gesto politico. Gli stessi animatori e animatrici hanno sollevato la necessità di spostare lo sguardo verso un’azione più ampia, capace di tessere relazioni, alleanze e progettualità con tutti gli attori che abitano e trasformano il territorio.
Attraverso il confronto sui diversi strumenti – baratto, dono, co-produzione, fondi di solidarietà, monete comunitarie – si è prospettato un terreno fertile per la costruzione di sistemi locali e sostenibili del cibo, reti interdipendenti che mettono al centro l’autonomia alimentare, la rigenerazione del lavoro, e la redistribuzione delle risorse secondo criteri di equità e reciprocità.
È in fase di avvio la sperimentazione operativa dei contenuti emersi nell’incontro, con la partecipazione diretta degli animatori nel Gruppo di Lavoro “Bi-sogni”, che sarà il luogo di co-progettazione di vere e proprie campagne sociali territoriali, per tradurre gli strumenti teorici e le visioni condivise in azioni concrete, che coinvolgano attivamente comunità locali e reti esistenti.
Nel mese di giugno è previsto un nuovo incontro in presenza, dedicato all’approfondimento della facilitazione e dei metodi partecipativi e decisionali basati su metodi consensuali, strumenti fondamentali per la costruzione di spazi inclusivi delle complessità dei soggetti coinvolti.










